Intro: Ecosostenibilità delle Crypto
Com’era per l’articolo sulla Sostenibilità degli NFT, per le crypto vale lo stesso discorso (più o meno), parlando sempre di Blockchain.
Uno studio pubblicato da Banca d’Italia che analizza il costo ambientale delle più popolari criptovalute sul mercato dice :
La blockchain alla base del Bitcoin consuma 4,3 milioni di kilowatt al secondo (kw/s), sei volte in più di Ethereum e venti volte in più di Monero .
Tuttavia, è bene specificare che non ogni registro distribuito è energivoro allo stesso modo:
- proof-of-work: la necessità di dimostrare agli altri partecipanti al network di avere risolto un algoritmo complesso, brucia migliaia volte l’energia richiesta da una basata sulla proof-of-stake.
- proof-of-stake: richiede una sorta di deposito cauzionale di criptovalute per poter operare in modo sicuro, e richiede milioni di volte in più dell’energia necessaria per un registro proof-of-authority.
- proof-of-authority: regolato da più entità distribuite che hanno già un certo grado di fiducia reciproca.

Quindi:
Possiamo dedurre che per tagliare di netto le emissioni create dalle criptovalute basterebbe cambiare il protocollo di funzionamento.
Ethereum, ad esempio, ci sta provando da tempo ma il progetto è slittato più volte( entro fine anno dovrebbe concludere L’aggiornamento).
i Miner avranno problemi seri di natura economica con il cambio di protocollo: senza la proof-of-work i minatori che negli anni hanno sostenuto forti investimenti per componenti hardware si troverebbero con una grande quantità di capacità produttiva inutilizzata, difficilmente vendibile anche nel mercato dell’usato, essendo processori dedicati solo al mining.

Ci sono Molte soluzioni ancora in fase di sperimentazione
la sfida a quella più ecologica, sicura e veloce è ancora Aperta e solo il Tempo ci indicherà chi avrà successo e chi no.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di strumenti aperti, sicuri e trasparenti per rispondere in tempi brevi ai problemi creati in passato da un sistema che centralizza il potere nelle mani di pochi, nasconde le responsabilità e non ci dà vere garanzie per il futuro.
Per questo è importante trovare al più presto una soluzione” Green”.
Source: wired.it

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