Il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci diventa un NFT

Il celebre dipinto “Salvator Mundi“, attribuito a Leonardo da Vinci e noto per aver stabilito il record come opera d’arte più costosa mai venduta all’asta con un prezzo di 450,3 milioni di dollari presso Christie’s a New York il 15 novembre 2017, sta per subire una trasformazione innovativa.

Sarà convertito in un NFT, ovvero un token non fungibile, attraverso una collaborazione tra ElmonX, una piattaforma specializzata in beni digitali, e Bridgeman Images, un’importante società di licenze per immagini a livello internazionale.

Questo annuncio rappresenta un passo significativo nell’ambito dell’arte digitale e della tecnologia delle criptovalute, poiché un’opera d’arte così rinomata e di valore storico verrà “trasferita” nel mondo digitale tramite un NFT.

La collaborazione tra ElmonX e Bridgeman Images ha già prodotto diversi NFT precedentemente, tra cui reinterpretazioni digitali di capolavori come la “Monna Lisa” di Leonardo da Vinci del 1503, “Notte stellata” di Van Gogh del 1889, “Il pensatore” di Auguste Rodin del 1904 e “Nymphéas” di Claude Monet del 1907. Ad esempio, la versione digitale della “Monna Lisa” è stata venduta in 330 edizioni al prezzo di 150 sterline ciascuna, come indicato sul sito web di ElmonX. La piattaforma ha anche offerto una versione “prova d’artista” che combinava l’NFT dell’opera con una stampa fisica, venduta a 900 sterline per un totale di 10 esemplari.

La crescente consapevolezza dei NFT nel mondo dell’arte digitale è stata confermata dalla recente rivendita di una “Monna Lisa prova d’artista” di ElmonX nel mercato NFT di OpenSea per 3,7 ETH (equivalenti a 6.764 dollari).

Salvator Mundi

La storia del “Salvator Mundi” è una saga lunga e travagliata, caratterizzata da un dibattito in corso sull’attribuzione dell’autore, frammentarie tracce di provenienza e numerose vendite. Nel novembre 2017, Christie’s New York presentò l’opera all’asta con una stima di valore di “oltre 100 milioni di dollari”, stabilendo così la cifra più alta mai ipotizzata per un dipinto del maestro Leonardo da Vinci. La vendita era garantita da una terza parte, presumibilmente l’uomo d’affari taiwanese Pierre Chen. Ciò portò a una sfida di offerte tra due acquirenti interessati, che culminò nell’acquisto dell’opera per 400 milioni di dollari (450,3 milioni di dollari, inclusa la commissione), effettuato da un offerente telefonico rappresentante del nuovo principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman (MBS). L’identità di MBS rimase nascosta al pubblico in quel momento.

Ad oggi, la posizione del dipinto rimane avvolta nel mistero, con la sua collocazione esatta sconosciuta.

Salvator Mundi

Source: artslife.com, ilgiornaledellarte.com

Banksy Bruciato

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