Elon Musk suggerisce NFT on-chain nel podcast di Joe Rogan

Mentre faceva il simpaticone sui token non fungibili (NFT) durante il podcast di Joe Rogan, il miliardario Elon Musk, CEO di Tesla, sembra aver involontariamente aver fatto un errore oltre ad aver messo in luce il caso delle Inscriptions Ordinals, noti anche come Bitcoin NFT.

Nell’intervista rilasciata il 31 ottobre nel The Joe Rogan Experience, Musk ha affermato che “La cosa divertente è che l’NFT non è nemmeno sulla blockchain, è solo un URL per il JPEG.Musk ha dichiarato che i progetti NFT dovrebbero almeno codificare il JPEG sulla blockchain: “Dovresti almeno codificare il JPEG nella blockchain. Se l’azienda che ospita l’immagine va fuori dal mercato, non hai più l’immagine.

Oltre a questo sui social media, gli appassionati di Bitcoin hanno sottolineato che i commenti di Musk in realtà riassumono il caso d’uso delle Inscriptions nei Bitcoin Ordinals. La versione di “NFT” di Bitcoin è stata lanciata a gennaio dallo sviluppatore Casey Rodarmor.

L’analista di criptovalute Will Clemente è stato tra coloro che hanno elogiato i commenti di Musk, notando che ci sono 38 milioni e oltre di Inscriptions di Ordinals che esisteranno per sempre sulla blockchain di Bitcoin.

Questo è il motivo per cui gli “Ordinals” continueranno a crescere,” ha detto Rohun “Frank” Vora, il creatore dei progetti NFT DeGods e y00ts.”È la soluzione più elegante a una delle critiche più universali agli NFT.”

Lo sviluppatore delle Ordinals noto come “Leonidas” ha così apprezzato i commenti di Musk da iscrivere il video di 19 secondi nella blockchain di Bitcoin al blocco 814.773.

Le critiche di Musk agli NFT non sono nuove. Nel dicembre 2021, ha preso in giro i NFT come segno di malattia mentale in un meme  su twitter che mostrava un paziente sdraiato sul lettino dello psicoterapeuta.

Elon Musk però sembra aver dimenticato che i suoi commenti non valgono per tutti i progetti NFT. Infatti, esistono già collezioni con “JPG registrati su blockchain” come per esempio i famosissimi Crypto Punks, i Cyberkongz o i Moonbirds.

Larva Labs aveva già spostato le immagini dei suoi CryptoPunks NFT sulla blockchain in agosto 2021 dopo quattro anni di permanenza off-chain.

Conservarli sulla blockchain in questo modo avrebbe ulteriormente garantito la sopravvivenza a lungo termine delle immagini e degli attributi di Cryptopunks, assicurando che possano essere completamente accessibili da chiunque abbia solo un client Ethereum“, aveva dichiarato Larva Labs.

Un altro esempio è Metagood, il team dietro gli OnChainMonkeys nativi di Ethereum, ha annunciato a settembre che avrebbe migrato i suoi NFT su Bitcoin sotto forma di Inscriptions.

Sebbene il CEO dell’azienda, Danny Yang, non abbia affrontato direttamente il dilemma del JPEG, ha spiegato che
“I NFT su bitcoin vinceranno perché è una rete più sicura da cui lavorare:
Il protocollo Bitcoin Ordinal è progettato meglio per la decentralizzazione e la sicurezza rispetto al protocollo Ethereum NFT anche se ovviamente ha ancora tante problematiche. Gli NFT di alto valore vinceranno su Bitcoin.”

Tuttavia, secondo CoinGecko, Ethereum rimane la casa del 84% di tutti i volumi di scambio di NFT oggigiorno, con Bitcoin e ImmutableX al secondo e terzo posto con quote di mercato dell’11% e del 2,5%, rispettivamente.

Elon Musk

Source: cointelegraph.com

Banksy Bruciato

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